Teramo Basket, la capolista San Severo passa di misura (53-55)

TERAMO (jacopodifrancesco) Non è bastato. Il Teramo di fronte ad un pubblico voglioso di basket d’alta classifica produce un grandissimo sforzo vista anche l’assenza di Milojević, ma manca la capacità di strappare nei momenti topici, e sarebbero bastati un rimbalzo o una tripla in più. Invece la capolista San Severo vince (53-55) e prosegue nella sua striscia irreale, 12 su 12, mentre il Teramo può almeno essere sicuro di essersi ritrovato avendo messo in difficoltà come non mai la capolista, con rotazioni davvero difficili da sopportare.

Avvio contratto L’avvio di gara è teso, entrambe le difese sono aggressive da subito, i dauni partono con la zona, che si scardina solo dopo la seconda tripla in rapida successione del solito Nolli; dall’altra parte trova la retina con continuità il solo Rezzano, le palle perse rallentano ambo gli attacchi: la prima sirena suona sul 15-12.

Teramo dall’arco Coach Salvemini insiste con la sua zona per tutti i primi venti minuti, ed alla lunga viene fuori la capacità di Salamina di gestire il traffico, di modo che i biancorossi si scaldano anche dai 6,75 con Staffieri e Lagioia: San Severo invece fa fatica a muovere il tabellone anche quando – spesso – trova conclusioni ragionate, si torna negli spogliatoi sul 30-28.

Scacchiera tattica La capolista torna a uomo nella ripresa, e l’attacco aprutino torna a soffrire, trova difficoltà nell’arrivare al ferro e insite sul pick & roll. Poi a rimbalzo e su un paio di scarichi Cicognani si rivela sanguinoso – per quanto risulti ottimo a livello statistico –  Bottioni e la transizione fanno scappare i gialloneri fino al più 9, mentre quando ci sono insieme Rezzano e Malagoli diventa difficile attaccare il ferro per quanto si recuperi dall’altra parte con la zona. Lagioia fatica a trovare ritmo e questo condiziona pesantemente l’offensiva di Bianchi, l’ultimo intervallo arriva sul 42-47.

Soluzione del giallo Nell’ultimo periodo Teramo trova più rapidità sulla strada tracciata da Salamina, ma in generale le mani restano fredde. La grande fisicità della gara si traduce nel carico di falli che San Severo deve portarsi sin da subito, e tra palle perse, rimbalzi concessi e tiri aperti sul ferro entrambe le squadre non riescono a mettere una semi-ipoteca su questa serata.

Il timeout di Bianchi sul 49-54 a 2:31 dalla fine segna la fuga decisiva di San Severo, con un Rezzano glaciale e un Musso incapace di concludere per tutti i 40 minuti; il valzer finale dalla lunetta fissa il finale sul 53-55.

Il Teramo esce dunque a testa alta, avrebbe potuto vincere e sarebbe stata l’ennesima impresa, e di sicuro con una rotazione più adatta questo sarebbe stato più facile. Ora testa alla trasferta di Nardò, con i salentini a quota 10 punti e oggi sconfitti 72-71 a Recanati.

Teramo Basket 1960 – Allianz Pazienza Cestistica San Severo 53-55 (15-12, 15-16, 12-19, 11-8)
Teramo Basket 1960: Giacomo Cicognani 14 (7/10, 0/0), Simone Salamina 11 (2/4, 1/2), Lorenzo Nolli 9 (0/0, 3/5), Andrea Lagioia 8 (1/4, 2/9), Valerio Staffieri 8 (2/7, 1/5), Edoardo Piccinini 2 (1/2, 0/0), Victorio gustavo Musso 1 (0/3, 0/2), Danilo Errera 0 (0/3, 0/0), Davide Di eusanio 0 (0/0, 0/0), Riccardo Ceci 0 (0/0, 0/0), Alessio Manente 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 6 / 11 – Rimbalzi: 32 5 + 27 (Valerio Staffieri 9) – Assist: 13 (Simone Salamina 5)
Allianz Pazienza Cestistica San Severo: Riccardo Bottioni 14 (5/8, 0/0), Massimo Rezzano 12 (2/7, 2/11), Leonardo Ciribeni 10 (5/9, 0/1), Ivan Scarponi 6 (0/2, 2/9), Antonio fabrizio Smorto 5 (1/3, 1/3), Emidio Di donato 4 (0/2, 0/1), Riccardo Malagoli 4 (2/7, 0/0), Giuseppe Iannelli 0 (0/0, 0/0), Vincenzo Ventrone 0 (0/0, 0/0), Luigi Coppola 0 (0/0, 0/0), Vittorio Mecci 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 10 / 23 – Rimbalzi: 40 12 + 28 (Emidio Di donato 14) – Assist: 12 (Riccardo Bottioni 6)